Se sei
una giovane in ricerca della tua strada, e senti che il Signore ti
sta chiamando,
Apri il tuo cuore, cerca la
strada, mettiti con fiducia in cammino:
VIENI
e VEDI!
Puoi scoprire se questa
proposta vocazionale fa per te!
Ogni forma di Vita Consacrata
ha la sua fisionomia …
Ma bussando alla porta del
Monastero, puoi aprirti a un Incontro …
e capire più a fondo,
-
Nell’ascolto
-
Nella preghiera,
-
Nel dialogo
Se il Signore vuole proprio
te?
Certamente ci devono essere
delle “spie accese” nel tuo cuore, per orientarti verso una forma
di Vita come questa. La realtà di un Monastero Carmelitano parla
subito di essenzialità,
di semplicità, di regolarità.
Oltre alla REGOLA
del Carmelo,
alla vivacità della preghiera liturgica che scandisce le Ore
canoniche, che ci raccoglie costantemente in Coro, viviamo momenti di
Adorazione davanti a Gesù Eucarestia.
Perché non solo l’adorazione
per noi è come il respiro, ma, ne siamo certe, è proprio qui, ai
piedi del tabernacolo, che si “giocano” le vere sorti del mondo!
rimanere ai piedi di Gesù
presente e vivo nel Santissimo Sacramento, non significa
semplicemente farGli compagnia o consolarLo.
Vuole dire molto di più:
-
Accogliere nella nostra vita, oltre che nella nostra preghiera, la Signoria di Gesù Cristo: cioè riconoscerLo come il Signore, il Dominus della nostra vita, senza compromessi. Se una giovane bussasse alla porta del Monastero con una motivazione diversa di GESÙ CRISTO … sbaglierebbe porta, e strada!
-
Diventare a poco a poco di Dio, come vuole il nostro Battesimo. Perché la Professione monastica è prolungamento e compimento del dono e della grazia del Battesimo: lo realizza in pienezza.
-
Non ostacolare, con le nostre resistenze, questa appartenenza totale al Signore.
Una scelta radicale?
Ma non impossibile, se Dio la
vuole, se la Sua grazia la desidera in te, e se tu vuoi essere docile
ad assecondarla.
Il nostro adorare
incessantemente il Signore nella Santissima Eucaristia significa non
solo dare lode e gloria alla Sua grandezza e divina, ma inchinarsi
profondamente di fronte all’umiltà
di Dio che
si nasconde e vela sotto le specie del Pane eucaristico. Significa
aprirsi allo stupore per l’umiltà e la povertà di Dio, il Santo
dei Santi, il Signore della storia, così annientato nell’Ostia.
Ecco perché adorazione ed
umiltà nella vita monastica vanno insieme: perché questa ‘forma’
dell’umiltà è quella di Dio nel Santissimo Sacramento. Questa
povertà
Dio ha scelto, in
Gesù Cristo, per venire a noi e per restare con noi: e noi, noi
siamo così “ricchi” di noi stessi, da non poter condividere il
tesoro della Sua povertà?!
Questa è la Vita che
desideriamo: incorporarci
a poco a poco a questo mistero dell’Eucaristia,
per divenire, in Gesù, ogni giorno più essenziali, più libere da
noi stesse, più obbedienti
e docili al
divino progetto. Passare da una vita “mia”, centrata su di me,
sulla mia realizzazione, sui miei progetti, a un’esistenza dove Dio
prende tutto di me, nella consegna della mia persona alla comunità.
E concorrere, così, al bene dell’umanità e alla salvezza del
mondo, in una vita nascosta
e gratuita,
essenziale
e povera,
fraterna
e libera, e
tanto efficace per le anime.
la gioia del nostro ardere e
donarci in Lui, come una candela, che brucia e si consuma, nella
gratuità dell’amore.
In questo nascondimento
della
clausura, in questa adesione sempre più anelante al Signore umile
nell’Ostia, la fecondità spirituale della nostra vita si compie,
come Dio sa, in un continuo miracolo di donazione, impossibile e
impensabile umanamente, ma tanto prezioso e fecondo nel cuore della
storia, e in quello di Dio.
Ma qui sta la forza della
nostra gioia, in una vita totalmente spesa per Lui.
Nel
lavoro umile
e nascosto
la
monaca si dona con Gesù
Assieme alla preghiera
liturgica, nella nostra vita monastica occupa un posto il LAVORO,
svolto in
obbedienza e nella gioia del servirsi e aiutarsi vicendevolmente, per
il bene comune.
Si lavora nel silenzio e
insieme, da sorelle ci si sostiene, uscendo così dai propri schemi e
prospettive individuali, per donarsi alle altre, e, unite, all’altro.
In un vivere e lavorare insieme non sempre facile e scontato, ma che
è chiamato, nell’amore di Cristo, a trasformarsi ogni giorno di
più in carità sincera e in comunione, per il bene di tutte e di
ciascuna.
Vuoi
collaborare anche tu alla salvezza del mondo?!
Vieni
e vedi!
Se
vuoi comprendere meglio
COSA
DEVI FARE ….
Prenditi
un tempo
per
confrontarti,
meditare,
riflettere
e
pregare …
Bussa
… Gesù aspetta che tu dica:Eccomi