Le
tappe di un cammino di discernimento vocazionale nel nostro monastero
per una giovane in ricerca di Dio sono:
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Vieni e vedi…
La prima cosa che una giovane
in ricerca di Dio, orientata a conoscere più da vicino la nostra
vita monastica è chiamata a compiere, è, semplicemente,
presentarsi, senza paura di venire direttamente, di esporsi di
persona, e misurare, così, il suo desiderio. Non bisogna avere paura
di aprire il cuore!
Vieni e vedi…
Bussa, avvicinati, conoscici e
fatti conoscere.
Si può passare, così, da un
incontro informale e immediato, da qualche colloquio più mirati con
la Madre Priora e la Sorella responsabile della formazione.
Se, dopo alcuni incontri,
diamo la possibilità alla ragazza in ricerca di essere accolta in
comunità per un’esperienza di un mese vivendo la nostra vita di
comunità.
Il nostro monastero è dotato
di una foresteria, per chi desidera, per un primo approccio con la
vita contemplativa carmelitana.
Spesso accade che, a questi
primi giorni di approccio, in genere fanno seguito ulteriori e
successivi passaggi in foresteria, in cui si approfondisce la
conoscenza reciproca
Nel dialogo personale, sempre
rivolto alla Vita, riferendoci alla esperienza e realtà concreta
della persona della ragazza, ai suoi interessi, problemi e desideri,
al suo vissuto familiare, di studio, lavoro, affetti, relazioni, i
temi dei colloqui possono essere i seguenti:
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Gesù
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la Parola di Dio
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la lectio divina
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l’adorazione
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la preghiera
6.la Regola Carmelitana: che
cos’è, chi sono i Santi Carmelitani e la loro santità
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I valori e il significato della vita monastica oggi.
Per potersi mettere più
decisamente in gioco!
Quando si è già fatto un
lavoro insieme, e il desiderio di avvicinamento da parte della
ragazza cresce, allora gli incontri si incentrano maggiormente sulla
Regola, sulla sostanza della vita monastica.
In pratica, il Vieni
e vedi :
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Condivisione della preghiera liturgica comunitaria,
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Spazi e tempi di meditazione personale;
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Incontro e accompagnamento spirituale, scambio di dialogo con la Priora e la Maestra, che ordinariamente accompagna in questa fase;
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Condivisione di tempi di lavoro: Molto importante anche questa esperienza della condivisione del lavoro… perché spesso la giovane idealizza la vita monastica… Ci sembra, allora, significativo aiutarla a progettarsi anche su un terreno operativo, concreto, e non tanto teorico…per poi, iniziare il suo cammino nel tempo del Postulandato che va da sei mesi ad un anno, dipende dal cammino personale della ragazza
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Esperienza in Noviziato
Terminato la prima fase del
postulandato, ed approfondite insieme le motivazioni di un cammino di
discernimento vocazionale con noi, si può decidere il passaggio
all’esperienza in
Noviziato, in cui
la candidata viene inserita nella vita comunitaria in tutto.
Questa seconda tappa può
durare da uno a due anni.
Durante l’esperienza la
giovane vive una vera e propria ‘immersione’ nella vita
monastica, accompagnata costantemente dalla maestra e dalla
vice-maestra, può fare un bel lavoro su di sé, in merito alla
decisione da prendere.
Di tanto in tanto la Madre
Priora riceve la giovane in discernimento per un colloquio personale.
La candidata partecipa
all’Ufficio delle letture e alla giornata di preghiera della
Comunità, vive e lavora in noviziato e d’accordo con la maestra e
la Madre Priora, partecipa ai momenti di formazione del noviziato e
alla vita comunitaria, prende i pasti con tutte nel refettorio della
clausura e riceve una celletta nel luogo dove dormono le novizie,
condividendo orari e spazi claustrali.
Durante l’esperienza
monastica si invita la giovane a non fare uso del cellulare, per
misurarsi effettivamente nella realtà monastica, per mettersi
veramente alla prova, davanti a Dio, cercando assolutamente Lui.
Viene valorizzato al massimo
il dialogo personale sul perché di tanti usi e osservanze della
nostra vita: per cui in questo tempo la maestra e/o la vice-maestra
dedicano in genere dei momenti quotidiani a rispondere agli
interrogativi concreti della giovane sulla nostra vita, l’esperienza
richiede apertura e umiltà da parte della ragazza, ma anche pazienza
e sollecita disponibilità da parte nostra.
Come strumenti per la Lectio e
la meditazione, oltre alla Bibbia, alla Regola Carmelitana, le
Costituzioni, gli usi della comunità, vengono offerti alla giovane
testi inerenti alla spiritualità del nostro Ordine Carmelitano,
nonché la Vita di un santo/a, preferibilmente di un monaco/a, che
aiuti e offra luce e spunti di vita per questa tappa del cammino.
L’esperienza viva e
costante, durante questo tempo di verifica all’interno della
clausura, dell’adorazione personale e comunitaria, è di grande
aiuto nel discernimento.
Il percorso avanza così
dentro la grazia e la realtà concreta della comunità: la giovane si
misura attraverso il volto concreto di una comunità così com’è,
già in questa fase, così, può comprendere molte cose, e
abbandonare false idee sia sulla vita monastica sia sulla comunità,
che su se stessa.
Terminata la prova, del
noviziato, si lascia del tempo di preghiera e di silenzio reciproco,
dopodiché la ragazza torna per un colloquio con la Madre e la
Maestra di noviziato, per rielaborare l’esperienza, i pro e i
contro di quanto si è vissuto, e tirare insieme ‘le somme’, in
vista della decisione di pensare alla consacrazione temporanea col
emettere i voti che si ripeteranno fino ad un quinquennio per poi
emettere la professione solenne cioè per tutta la vita.
Nella preghiera, si accompagna
e si lascia libera la giovane di maturare la scelta nella gioia, e
soprattutto, nella fede.
Se la ragazza chiede di
essere ammessa al pre-postulato, previa domanda scritta approvata dal
Consiglio e sottoposta alla Comunità,
Il cammino monastico vero e
proprio oggi ha inizio con un periodo di aspirandato
(pre-postulato) di
tre o più mesi, per favorire nella candidata il processo di sereno e
graduale distacco dallo stile di vita fin qui assunto, ed immettersi
in modo adeguato nel nuovo solco di vita, che implica un “salto”
non scontato, che richiede:
fiducia
abbandono in Dio
adesione semplice alla grazia
che opera
disponibilità ad inserirsi e
ad adattarsi alla vita comunitaria
I tempi graduali e lunghi del
cammino di discernimento che proponiamo sono condizione e garanzia
per comprendere fino in fondo, sia da parte di chi si presenta per
iniziare il cammino, sia da parte della comunità, se c’è questa
condizione necessaria e sufficiente per la vita in monastero: